Informazioni - ::: La rete civica del Comune di Albenga :::

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Informazioni: risultati della ricerca

Palazzo Vescovile

Indirizzo: Piazza dei Leoni

Informazioni:

Palazzo Vescovile
Opera di un rifacimento cinquecentesco si presenta con due belle facciate, una di fronte al Battistero, l’altra su via Bernardo Ricci, con tracce di  affreschi quattrocenteschi. Poggiava su un loggiato che è stato chiuso al momento della ristrutturazione e destinato ad accogliere magazzini e botteghe. Un recente restauro ha portato alla luce elementi dell’antico loggiato che conserva ancora oggi la sua funzione commerciale ed ospita prestigiosi negozi: è sufficiente entrare in uno di questi per osservare pilastri e strutture medioevali in evidenza.
Da quando, nel 1954, il Vescovado è stato spostato nel palazzo Costa–Balestrino, il Palazzo Vescovile ospita il Museo Diocesano. La visita permette di ammirare l’interno del prestigioso edificio, e in particolare la sala con gli stemmi e i nomi dei Vescovi succedutisi nella diocesi di Albenga dal 451 d. C. sino ad oggi.

Bishop’s Palace
Refurbished in the sixteenth century, this building has two beautiful facades, one in front of the baptistery, the other one on Via Bernardo Ricci, with traces of fifteenth century frescoes.  Originally it included an arcade which housed shops and warehouses, closed when refurbished.  A recent restoration led to the discovery of this ancient arcade which still retains its commercial function and hosts prestigious shops: enter one of these to admire the medieval pillars and structures. Since 1954, when the Bishopric was moved to the Costa-Balestrino palace, the Bishop's Palace has housed the Diocesan Museum. The visit allows one to admire the interior of the prestigious building, especially the room with the emblems and names of successive bishops in the diocese of Albenga from 451 AD to the present.

Palacio Episcopal
Resultado de una reconstrucción realizada en el siglo XVI, el Palacio tiene dos hermosas fachadas: una enfrente del Baptisterio y la otra que da a la calle Bernardo Ricci, con restos de frescos del Cuatrocientos.
El edificio se apoyaba en una logia que fue cerrada durante las obras de renovación y destinada a alojar almacenes y talleres. Una reciente restauración ha sacado a la luz restos de la antigua logia que sigue conservando su función comercial y acoge tiendas lujosas: es suficiente entrar en una de ellas para observar pilares y otros elementos arquitectónicos medievales puestos en evidencia.
Desde que el Obispado fue trasladado al Palacio Costa-Balestrino en 1954, en el Palacio Episcopal se aloja el Museo Diocesano. Durante la visita es posible admirar el interior del prestigioso edificio y en particular la sala con los emblemas episcopales y los nombres de los Obispos que se sucedieron en la diócesis de Albenga desde 451 d.C. hasta hoy.


Palais de l’évêque
Oeuvre d’un remaniement du XVIème siècle, il se présente avec deux belles façades, l’une devant le Baptistère, l’autre, avec des traces de fresques du XVème siècle, sur rue B.Ricci. A l’origine, l’édifice s’appuyait sur une galerie qui a été fermée au moment de sa restructuration pour être destinée à abriter des entrepôts et des ateliers. Une restauration récente a mis, encore aujourd’hui, en valeur des  éléments de l'ancienne galerie qui conserve sa fonction commerciale et qui abrite de prestigieux magasins: il suffit d'entrer dans un de ceux-ci  pour observer les piliers et les structures  médiévales en évidence.
Depuis que, en 1954 , l'évêché a été déplacé dans le palais Costa Balestrino, le Palais Episcopal abrite le Musée Diocésain. La visite permet d'admirer l'intérieur du prestigieux bâtiment, et surtout la salle avec les blasons  et les noms des évêques qui se sont succédés à la diocèse d’Albenga de 451 après J..C jusqu'à aujourd'hui.


ЕПИСКОПСКИЙ ДВОРЕЦ
: В 1954

резиденцей епископа стал

дворец Costa-Balestrino, и сегодня в залах старого

епископского дворца

находится коллекция епархиального музея.

Особенно примечателен зал гербов с

именами всех епископов с 451 г. по сегодняшний

день.

 

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Area Archeologica San Calocero

Indirizzo: 

Informazioni:

Il Complesso di San Calocero è situato alle pendici settentrionali del Monte di San Martino, all'esterno della città murata di Albenga, in corrispondenza di un 'area che ha restituito preesistenze di età romana imperiale. Esso è costituito dai resti di un insediamento funerario tardo antico, su cui si impiantò la chiesa martiriale, la cui prima fase certa è riconducibile alla prima metà del secolo, e di un monastero di età medievale.
La memoria di una forte tradizione religiosa risalente ad età tardoantica e ritrovamenti epigrafici di grande rilievo-il ricordo più antico di epigrafi provenienti dal San Calocero risale al XV secolo - hanno contribuito a mantenere vivo nella comuntià ingauna l'interesse verso questo sito, abbandonato definitivamente nel 1593, quando le monache Clarisse si trasferirono all'interno del contesto urbano nel quartiere di Santa Eulalia (attuale Ospedale vecchio).
Si devono a Nino Lamboglia (1912-1977) le prime esplorazioni del sito nel 1934, proseguite con la significativa campagna del 1938-'39 e nel 1971. Questo grande archeologo, che si prodigò a diffondere e ad estendere all'archeologia classica e medievale il metodo stratigrafico nelle indagini di scavo, proprio nel San Calocero faceva le prime esperienze di archeologia stratigrafica.
La Soprintendenza per beni archeologici della Liguria nel periodo compreso tra il 1985 e il 2008 ha dato particolare rilievo all'attività di ricerca, tutela e valorizzazione del complesso di San Calocero nell'ottica di restituire il sito e la sua conoscenza al più vasto pubblico. Alle indagini archeologiche hanno collaborato il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e l'Ecole Francaise de Rome.
Scarica il file pdf relativo a tutti i pannelli realizzati

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Palazzo Peloso Cepolla

Indirizzo: Piazza San Michele

Informazioni:

Il Palazzo si affaccia maestoso sulla piazza di S. Michele, con la torre ridotta e trasformata in terrazza, ma pur sempre notevole. Nell’atrio presenta un affresco raffigurante, vestito da Ercole, Proculo, il mancato imperatore di Albingaunum, da cui i Peloso Cepolla dicevano di discendere. Il Palazzo fu lasciato in eredità al Comune dall’ultimo membro della casata, il dottor Agostino Nicolari con la clausola che diventasse la sede dell’Istituto di Studi Liguri fondato dal prof. Nino Lamboglia. Oltre a tale funzione il Palazzo ospita l’Archivio storico del Comune. Nelle sale di maggior pregio è stato allestito il Museo Navale Romano, la cui visita permette di ammirare, oltre agli interessanti reperti archeologici, gli affreschi seicenteschi delle pareti e riproduzioni d’epoca di busti di personaggi storici romani.

Palazzo Peloso–Cepolla

This imposing palace dominates San Michele Square, with its tower reduced and transformed  into a  terrace, but still impressive.  In the atrium there is a fresco depicting Proculo, the  failed emperor of Albingaunum, dressed as Hercules, from whom  the Peloso-Cepolla family was said to have descended.  The building was donated to the municipality by the last member of the cast, Dr. Agostino Nicolari with the requirement that it become the  headquarters of the Institute of Ligurian Studies established by Prof. Nino Lambroglia.
In addition to this function the palace houses the Historical Archive of the municipality.  The most prestigious halls in the palace house the Roman Naval Museum where visitors can admire interesting archaeological finds as well as seventeenth century frescoes and reproductions of busts of Roman historical figures.

Palazzo “Peloso-Cepolla”
Este majestuoso palacio da a la plaza San Miguel. Su torre sigue siendo imponente, a pesar de que se eliminaron las almenas para transformarla en una terraza. En el atrio se puede admirar un fresco que representa Próculo, vestido como Hércules. Próculo fue el frustrado emperador de Albingaunum, de quien la familia Peloso Cepolla afirmaba descender.
El Palacio fue dejado en herencia al Ayuntamiento por el último miembro de la familia, el doctor Agostino Nicolari, a condición de que se utilizara como sede del Instituto de Estudios Lígures fundado por el prof. Nino Lamboglia. En el Palacio se encuentra también el Archivo histórico del Ayuntamiento. En las salas de mayor prestigio, se aloja el Museo Naval Romano, durante cuya visita es posible admirar interesantes hallazgos arqueológicos, frescos del siglo XVII y reproducciones de bustos de personajes históricos romanos.

Palais Peloso–Cepolla- Le Palais donne, de façon majestueuse, sur la place “S. Michele”, avec la tour réduite et transformée en terrasse, mais toujours remarquable. Dans le vestibule, il présente une fresque représentant Proculo, l’empereur manqué d'Albingaunum, habillé comme Hercule, duquel la famille des Peloso-Cepolla disait de descendre. Le Palais fut laissé en héritage à la Mairie par le dernier membre de la famille, Monsieur le docteur Agostino Nicolari, à condition qu’il devienne le siège de l'Institut des Études Ligures fondé par Monsieur le professeur Nino Lamboglia. Outre à cette fonction le Palais accueille les Archives historiques de la Mairie. Dans les salles de plus grande valeur a été aménagé le Musée Naval Romain, où l’on peut admirer, outre les intéressantes pièces archéologiques, les fresques des parois du XVIIème siècle et les reproductions d’époque de bustes de personnages historiques romains.

ДВОРЕЦ PELOSO-CEPOLLA: Дворец на

площади Святого

Михаила. В вестибюле -фреска, изображающая

Proculo, который был

несостоявшимся императором Albingaunum и предоком

семьи Peloso-Cepolla.

Сегодня дворец резиденция Института

Лигурийских исследований и музея

кораблестроения.

 

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Il Municipio

Indirizzo: Piazza San Michele

Informazioni:

Il Municipio
Quando all’inizio dell’Ottocento il Palazzo Vecchio apparve inidoneo alle nuove necessità del Comune, si provvide non alla costruzione di un edificio ex novo, ma all’adattamento di alcune case affacciate su Piazza San Michele. La Torre d’angolo, dei Malasemenza, che ospitava le carceri, doveva essere tagliata per essere incorporata nell’edificio. Alla fusione delle diverse strutture venne applicata la facciata che caratterizza il Municipio, ma, per fortuna, la Torre non fu abbattuta. Un particolare curioso: nel Seicento ospitava le carceri e alla sua base vi era la gogna ove venivano messi alla berlina i furfanti.

The New Town Hall
When at the beginning of the nineteenth century the old Town Hall appeared unsuitable for the requirements of the municipality, these were met not by building a new edifice but rather by adapting several existing houses overlooking  San Michele  Square.  The corner tower, of the Malasemenzas’, which housed the prisons, had to be lowered to be incorporated in the building.  The facade which characterizes the current town hall was added to unify the structures and, fortunately, the tower was not demolished.  A curious detail: during the seventeenth century the tower housed the prisons and at its base was the pillory where prisoners were publicly ridiculed.

El Ayuntamiento
Cuando a principios del siglo XIX el “Palazzo Vecchio” resultó inadecuado a satisfacer las necesidades del Ayuntamiento, no se construyó un edificio nuevo, sino que se adaptaron algunas casas que daban a la Plaza San Miguel. La Torre de los Malasemenza, ubicada en la esquina, estaba destinada a ser cortada para incorporarla al edificio. Las diferentes construcciones fueron unidas y se les aplicó la fachada característica del Ayuntamiento, pero por suerte la Torre no fue abatida. Una curiosidad: en el siglo XVII la Torre alojaba la cárcel y a sus pies se encontraba la picota utilizada para castigar a los malhechores.

La Mairie
Au début du XIXème siècle le “Vieux Palais” est apparu inapte aux nouveaux besoins de la Ville. On n’a pas pris, toutefois, des mesures à l’égard de la construction d’un bâtiment “ ex novo “, mais on pourvoit à l’adaptation de certaines maisons qui donnaient sur la” Piazza San Michele” . La Tour à l’angle, de la famille” Malasemenza”, qui abritait les prisons, a dȗ être abattue pour être incorporée à l’édifice. Au croisement des différentes structures est appliquée la façade, qui caractérise la Mairie, mais, heureusement, la Tour n’a pas été démolie. Un détail curieux: au XVII siècle, cette structure abritait  les prisons et au fond il y avait la « gogna » où les vauriens étaient cloués au pilori.

ЗДАНИЕ МУНИЦИПАЛИТЕТА: В начале XIX

веке, Старый дворец

оказался неподходящим для нужд

муниципалитета. Поэтому некоторые дома на

площади Святого Михаила были перестроены.

Любопиытный факт: в XVII веке в

башние Malasemenza (в здании сегодняшнего

муниципалитета) находилась тюрма.

 

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La Cattedrale

Indirizzo: Piazza San Michele

Informazioni:


La Cattedrale
La  Cattedrale, dedicata a San Michele, si apre sull’omonima piazza, cuore della città. La facciata, priva di un definitivo rifacimento, offre una lettura delle varie modifiche apportate all’edificio in epoche diverse. Dalla chiesa romanica ad una sola navata, visibile nella parte bassa e centrale, separata dal campanile, ad un successivo ampliamento in stile gotico con l’aggiunta delle navate laterali e l’inglobamento del campanile. Si nota pure chiaramente, per via delle cornici abbassate, la sopraelevazione resasi necessaria per il progressivo sollevamento del pavimento, fenomeno che caratterizza  tutta la città in conseguenza dell’apporto fluviale del Centa. Colpisce all’interno la discesa verso il livello originario della cattedrale nel XIII secolo.Il Campanile, insieme alla Torre Civica e a quella del Municipio, è diventato, come gruppo delle tre Torri, uno dei simboli della città.

The Cathedral
The Cathedral, dedicated to St Michael, opens onto the square named after the saint and which is the heart of the city. The facade, the restoration of which has never been finalized, clearly reveals in detail the changes undergone in different periods.
From the original  Romanesque church, with a single aisle, visible in the lowest and central part separated from the bell tower, to a later Gothic widening with the addition of the side aisles and the incorporation of the bell tower and, due to the lowered moldings, you can clearly notice the added storey  which was necessarily built because of  the progressive raising of the ground level , a phenomenon that characterized all the city, due to fluvial debris from the River Centa. The sight of the descent to the original level of the XIIIth century cathedral is quite striking. .
Together with the  ‘Torre Civica’ and the Town Hall Tower , the bell tower of the Cathedral is one of the group of three towers, the symbol of Albenga.

La Catedral
La Catedral, dedicada a San Miguel, se encuentra en la plaza homónima, centro de la ciudad. En la fachada, que no fue nunca restaurada de forma definitiva, es posible observar las varias modificaciones que sufrió el edificio en épocas diferentes. Se pasó de la iglesia románica de una sola nave - visible en la parte baja y central - y separada del campanario,  a una ampliación sucesiva en estilo gótico con la adición de dos naves laterales y el englobamiento del campanario. Las cornisas bajadas nos ayudan a observar la sobreelevación que resultó necesaria después de la progresiva elevación del pavimento, un fenómeno característico de toda la ciudad como consecuencia del  aporte fluvial del Centa. Entrando en la iglesia nos sorprende el descenso hacia el nivel originario de la catedral del siglo XIII.
El Campanario, junto con la Torre Cívica y la del Ayuntamiento con las que forma un grupo de tres torres, representa  uno de los símbolos de la ciudad.

La Cathédrale

Dédiée à Saint- Michel ,elle s’ouvre sur l’homonyme place, le coeur de la ville. La façade offre une lecture de différents changements, tout au long des époques, qui se sont succédés car elle n’a pas été restaurée définitivement. En effet, dans la partie basse et centrale, séparée du clocher et bien visible, l’église romane a une unique nef, tandis que successivement on assiste à une ultérieure extension en style gothique, avec l’ajout des nefs latérales et l’ incorporation du clocher. On remarque clairement , au sujet des corniches baissées, l’élévation devenue nécessaire pour le soulèvement progressif du sol, un phénomène qui caractérise toute la ville en raison de l’apport fluvial du Centa. Ce qui frappe le visiteur à l’intérieur, c’est la descente vers le niveau originaire de la cathédrale au XIIIème siècle. Le « Campanile » avec la Tour Municipale et celle de la Mairie est devenu, comme le groupe des 3 tours un des symboles de la ville.

 

СОБОР: Собор, посвященный Святому

Архангелу Михаилу,

находится в центральной части города, на

площади Святого Михаила.

Первоначально церковь была выполнена в

романском стиле, потом были

добавлены многие детали готического стиля.

 

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